Tre millimetri al giorno: Recensione

 Tre millimetri al giorno: Recensione

Nazione: Usa

Anno: 1956

Autore: Richard Matheson

Casa editrice: Fanucci

Traduttore: Paolo Prezzavento 

GIUDIZIO
4/5

Durante una gita in barca, Scott Carey viene investito da una strana nube. Da quel momento in poi avverte la singolare sensazione di perdere peso e altezza. Da semplice sospetto il problema si fa ben più serio quando il processo di miniaturizzazione sembra non volersi arrestare. Diventato a suo modo un personaggio pubblico il povero Scott vede il mondo intorno a se disfarsi. Le cose si fanno ben più gravi quando il senso di impotenza prende il sopravvento e i rapporti affettivi sembrano eclissarsi.

Tre millimetri al giorno e uno dei migliori libri di Richard Matheson, semplice e asciutto nella prosa, caratteristica di tutte le opere letterarie dell’autore americano, ma incisivo e profondo nel descrivere gli stati d’animo di un personaggio per il quale non si può non provare pietà. La causa scatenante della “malattia del rimpicciolimento” è una nube radioattiva, idea in puro stile psicosi post atomica anni 50. Nel caso specifico, invece che donare dei poteri, come capita a molti personaggi dei fumetti di quel periodo, la nube è causa di tragedia per un uomo fino a quel momento tranquillamente immerso in una placida vita fatta di lavoro e famiglia. Se inizialmente la perdita dei millimetri sembra solo apparenza ben presto Carey si rende conto che quello che gli è capitato è una vera e propria malattia. Come ogni persona sofferente inizia a consultare medici ed esperti che sembrano non avere una soluzione precisa per risolvere il problema. Scott così cade nello sconforto più totale, e non serve neanche l’apparente popolarità che acquista grazie ai media, ne la stesura di un libro nel quale narra le sue impressioni più intime sulla malefica condizione. Scott perde rapidamente contatto con la realtà di uomo, con tutta la dignità che la contraddistingue ed è significativa la scena nella quale viene picchiato da alcuni bambini così come quella nella quale è costretto a frenare le più intime pulsioni sessuali nei confronti di sua moglie. Nonostante le varie promesse di una possibile guarigione, Scott continua a rimpicciolire, fino a quando la situazione si fa ancora più drammatica ed è costretto a difendersi da un gatto e ad abitare in una casa per le bambole. Tutto sembra andare a rotoli e quando Scott raggiunge le dimensioni di una formica ormai sente che il suo destino e segnato e che può finalmente scoprire cosa si nasconde nell’infinitamente piccolo e oltre, in un finale suggestivo che concede più di uno spunto di riflessione. Tre millimetri al giorno è considerato uno dei libri più importanti del genere fantahorror tanto che negli anni cinquanta il grande regista Jack Arnold realizza un film bellissimo e fedele al libro dal titolo Radiazioni Bx distruzione uomo contenente geniali effetti speciali. Sicuramente consigliata la lettura.

©Sergio Di Girolamo

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