The Woman: recensione
- Cinema Cinema Horror News
- 27 Gennaio 2024
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Nazione
Usa
Anno
2011
Regia
Lucky Mckee
Sceneggiatura
Jack Ketchum, Lucky McKee
Produzione
Robert Tonino, Andrew van den Houten
Cast
Pollyhanna McIntosh, Sean Bridgers, Angela Bettis, Lauren Ashley Carter
Chris è il capofamiglia di una classica e solo apparente happy family americana, durante una battuta di caccia vede una donna dall’aspetto selvaggio: la cattura, la porta nella cantina di casa dove la lega e la mostra ai familiari come se fosse un trofeo di caccia, ma scopriamo presto che le sue reali intenzioni sono di ben altra natura. L’uomo ha infatti manie misogino-violente, già messe in atto con le donne di casa, che sfoga sulla nuova arrivata insieme al figlio Brian, suo fedele discepolo.
Un piccolo gioiellino horror, ecco come si può definire il film di Lucky MacKee. Piccolo perché girato a basso budget, cosa che però non toglie nulla al risultato finale perché quando in un progetto cinematografico c’è passione ed estro creativo, la storia insegna che ne vengono fuori capolavori. Forse The Woman non lo è, ma certamente si classifica come un film sicuramente oltre la media dei prodotti degli ultimi anni. I meriti vanno equamente distribuiti. Lucky Mc Kee, al suo terzo lungometraggio, ormai si conferma autore solido che non delude. La bravura del regista è evidente attraverso inquadrature evocative (ad esempio i primi piani della donna bestia) e originali, poi riesce a dare un tono dissacratorio a tutta la pellicola dove non manca mai, come si è visto nei suoi precedenti lavori, una linea ironica abbastanza marcata che si fonde perfettamente con una violenza a volte brutale. Non dimentichiamoci che alla prima proiezione del film al Sundance film festival molti spettatori uscirono indignati dalla sala accusando il regista di misoginia. In realtà nulla di tutto ciò, anzi il contrario, perché il film è una critica feroce al maschilismo dominante e, contemporaneamente, una riflessione estremamente critica della “ipotetica” happy family americana (del resto a farne le spese alla fine sono proprio i maschi). Certo le scene sono abbastanza crude, non solo quelle splatter, ma anche quelle dove vengono mostrati i diversi trattamenti che il padre padrone riserva alle donne di casa ma, soprattutto, alla nuova arrivata, trattata proprio come un animale (notevole la scena dell’idrante). Ma dicevamo della bravura del cast. Gli attori sono in formissima: in primis Pollyhanna McIntosh, perfetta nel ruolo della donna bestia selvaggia e sessuale al punto da attrarre le “attenzioni” del capofamiglia. Ottimo anche il protagonista maschile Sean Bridgers che riesce a creare la maschera perfetta dell’uomo infido e misogino, idolo del figlio che presto ne ricalca le orme con diverse bravate. Nella parte sono anche Angela Bettis che interpreta perfettamente il ruolo della madre sottomessa, così come è perfetta Lauren Ashley Carter, nel ruolo della figlia adolescente che nasconde un segreto. Di scene a effetto il film ne è pieno, ma su tutte direi che quella del dito staccato a morsi è decisamente evocativa. Nella sequenza la donna bestia stacca un dito a Chris e ne sputa la fede nella pozza di sangue che intanto si è andata allargandosi ai suoi piedi. Il dito viene poi divorato dalla donna che, con un sorriso accennato e allusivo, vuol farci intendere come il matrimonio di Crhis sia un completo fallimento. Il film è politicamente scorretto e nelle sequenze finali esplode tutta la violenza che lo spettatore si aspetta. La donna bestia, finalmente liberata dalle catene, si vendica di tutte le torture subite in modo selvaggio. Non mancano anche delle sorprese finali che stuzzicano la mente dello spettatore. Forse non ci sarà mai un seguito, ma The Woman rimane un film godibilissimo che ti prende dall’inizio alla fine, cosa rara di questi tempi, confermando il talento di un regista che sicuramente continuerà a far parlare di se.
©Sergio Di Girolamo