Resident Evil: recensione

Tutto ha inizio a Raccoon City,  città americana, sede principale della multinazionale Umbrella corporation, conosciuta come la più potente società commerciale al mondo, ha una complessa rete di laboratori sotterranei, detta
l’ “Alveare”; dove vengono effettuate ricerche illegali su armi batteriologiche. La nostra protagonista Alice Abernathy (interpretata dalla bellissima Milla Jovovich) dovrà a tutti i costi recuperare una fiala del terribile “Virus T”, in quanto prova di esperimenti illegali e alquanto pericolosi all’interno dell’ “Alverare” e quindi fondamentale per denunciare l’Umbrella.
Il problema comincia quando un losco individuo lascia cadere di proposito per terra una fiala del virus…e tutti gli impiegati della struttura si trasformano in famelici zombie assetati di carne umana.
Non sarà facile per Alice ed un gruppo di militari recuperare questi campioni e fare fronte alla Regina Rossa, l’ intelligenza artificiale che si occupa della sicurezza nello stabilimento, che tenterà di fermali a tutti i costi…

Resident Evil è il primo di una trilogia cinematografica  legata alla fortunata serie di videogiochi della CAPCOM, con lo stesso nome; la trama del regista si distacca molto da quella del gioco, ma è comunque molto carina, coinvolgente e moderna, ma soprattutto piena di sangue, zombie e mostri terribili. 
L’abilità del regista Paul W.S. Anderson, sta nel riuscire ad ambientare un gran bel film come questo in un “setting”, chiuso e claustrofobico, elemento alla base del suo successo. Elemento importante è anche la personalizzazione dell’immagine classica dello zombie, che qui si distacca da quella idealizzata in film come La notte dei morti viventi o 28 giorni dopo.
In questa pellicola i morti viventi sono un mix delle due pellicole citate, infatti non sono ne troppo reattivi, ne troppo scaltri, ma mossi semplicemente e soltanto dall’istinto primordiale del nutrirsi.
Grande cast con attori nella parte: Milla Jovovich, Eric Mabius, Michelle Rodriguez, e James Purefoy, che rendono questo titolo una pietra miliare fra i fan dell’Horror.

©Manuel Romeo