Intervista ad Alberto Bogo regista di “TERROR TAKE AWAY “
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- 9 Aprile 2022
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TF: Il film è un intelligente mix tra commedia e horror, entrambi gli aspetti funzionano alla grande. Il comedy horror è la scelta che hai sempre avuto in mente fin dal principio?
AB: Un po’ si e un po’ no, perché la prima stesura della sceneggiatura di Terror Take Away era molto “horror puro”, incentrata per metà film sulla storia di come l’assassino era diventato tale, ma mi sono accorto subito che non funzionava…Poi sotto sollecitazione della produttrice Sonia Passarelli, ho rivisto diverse cose e ho avuto “di pancia” questa idea della gara per vincere un lavoro, da li in poi mi è venuto tutto facile…Ho scritto la sceneggiatura in un mese circa, nel Febbraio del 2017.
TF: Riprendendo la domanda di prima ti piace più l’horror o la commedia e quali sono i tuoi registi di riferimento?
AB: L’horror lo adoro e fa parte di me (qualche anno fa avevo fatto il conto e ne avevo visti già più di 3000) ma il cinema d’autore e con lui la commedia, è arrivato prima. Sono cresciuto coi grandi film ed i grandi registi degli anni ’70…Brian DePalma, John Landis, Milos Forman, Woody Allen, William Friedkin, ecc…Respiro cinema fin da piccolo e gli unici corsi universitari in cui ero “il primo della classe” erano quelli inerenti al cinema…All’horror mi sono appassionato dopo i 20 anni perché prima avevo paura a guardarli.
TF: Oltre alla tua bella regia, l’aspetto tecnico di Terror Take Away è di certo sopra la media. Dalla fotografia al montaggio al sonoro, senza escludere delle belle riprese aeree: puoi parlaci del cast tecnico e che macchine avete utilizzato?
AB: Qui devi fare i complimenti al d.o.p. Brace Beltempo che in tempi davvero assurdi è riuscito a portare a casa delle ottime immagini, il suo lavoro è stato davvero encomiabile, anche perché ha dovuto sopportare condizioni di stress davvero pesanti visto che il film lo abbiamo girato in 12 giorni, lavorando per 12, 16 ore al giorno. Tra l’altro questo credo sia il primo horror Italiano girato in 4k, ma devo accertarmene…Del montaggio invece se ne è occupato Lucio Basadonne, che aveva già montato egregiamente il mio primo film e che per me più che un collaboratore è un amico, una persona di grande ispirazione ed un fratello.
TF:Come ti è venuto in mente di utilizzare la pizza come tema portante della storia?
AB:L’idea della pizza è stata tipo…Ma come cazzo fa a non esistere ancora un film che mischia pizza e horror? Insomma un connubio talmente banale che era incredibile che nessuno ci avesse mai pensato, ma era proprio cosi…Poi scrivere una storia interessante è stata tutta un’altra faccenda…
TF: Gli attori sono molto bravi, ho trovato irresistibili Roberto Serpi che interpreta Terence Parode, Fiorenza Pieri nella parte di Adelaide Santienna e Marco Sciaccaluga che interpreta il custode. Come hai scelto il cast?
AB:Il lavoro sul casting è stato lungo ed impegnativo e mi sono avvalso della collaborazione di David Ferrando e Sonia Passarelli che hanno scelto gli attori con me, siamo stati molto affiatati nel farlo. Sono arrivati più di 1000 curriculum, davvero tanti per un piccolo film come il mio. Con Fiorenza Pieri era già un po’ che volevamo lavorare assieme, lei ha dato tantissimo al personaggio, tanto che lo abbiamo praticamente riscritto assieme, cosa che non faccio mai con un attore, ma lei è entrata davvero bene dentro al progetto, è una professionista mostruosa e le sono immensamente grato per tutto quello che ha dato al film. Per Marco Sciaccaluga avevo scritto una parte già pensando a lui, ma non sapevo se avrebbe accettato o meno, per fortuna lo ha fatto, facendo un regalo a me, al film, ma anche a se stesso. Avere nel film un attore-regista del suo calibro mi ha responsabilizzato ancora di più! Infine con Roberto Serpi è stato strano perché è l’attore che ho ingaggiato per ultimo visto che avevo una difficoltà pazzesca nel trovare la persona adatta per questo ruolo cosi difficile e pieno di sfaccettature. Lui ha fatto un provino talmente grande anche senza praticamente avere avuto il tempo di prepararsi, che gli ho dato il ruolo senza nessun dubbio. Poi ho scoperto solo dopo che siamo quasi vicini di casa e che lui abita ad un paio di chilometri da me. Assurdo vero?
TF: Sei un estimatore del bel corpo femminile diverse inquadrature lo confermano , in particolare quelle dei piedi, questo mi ricorda un certo Tarantino…
AB: Si, se ti dicessi che non mi piacciono le donne sarei un gran bugiardo! Volevo che il film avesse anche momenti sexy più espliciti rispetto al mio esordio con Extreme Jukebox, quindi ne ho inseriti diversi, ma tutti sempre molto funzionali alla narrazione. Si Tarantino ha un po’ sdoganato questa cosa del feticismo, ma io devo dire che secondo me non è un grande intenditore di piedi femminili!
TF: Mi sembra evidente l’intenzione di parlare della crisi occupazionale, più volte in chiave ironica affronti questo tema, che ci puoi dire in proposito?
AB: Il tema della crisi occupazionale nel film l’ho affrontato con enorme sincerità, ed è uscito fuori spontaneamente perché era proprio una roba che sentivo mia, anche per via di esperienza negative vissute sulla mia pelle. Nel film però esplicito molto che se “i deboli” permettono ai “più forti” certe cose, i deboli un po’ sono complici della loro sottomissione. Quindi in fase di scrittura ho reso i personaggi il più possibile sfaccettati, soprattutto considerando che si tratta di un film slasher…Ecco, credo che una delle cose in cui cerco di distinguermi dagli altri horror sia proprio questa: puntare su una storia originale, scrivere personaggi il meno possibile monodimensionali e puntare su attori bravi in grado di interpretarli al meglio.
TF: Il film è pieno di citazioni colte e riferimenti ad altri film, mi sembra evidente l’omaggio a “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” ma anche alla “Casa dei fantasmi” di William Castle cosa ci puoi dire in proposito?
AB:Willy Wonka è la citazione su cui ho praticamente costruito intorno il film, ma poi ce ne sono tantissime, perché è un gioco che mi piace fare e mi mette maggiormente in contatto con la storia del cinema e con la sensibilità degli spettatori più attenti, è quindi un modo per “giocare” e sentirmi vicino al mio pubblico. Poi a volte ci sono citazioni di cui non sono neppure cosciente e quando qualcuno me le fa notare, è ancora più bello…Il film è un qualcosa che deve essere alimentato da quello che poi si scrive su di esso, e non mortificato.
TF: Oltre al tuo cameo all’interno della pellicola hai cantato la canzone dei titoli di coda “Terror take away”: la musica è un’altra tua passione?
AB:In realtà poi ho dovuto rinunciare a cantarla, per un problema di “afonia” che mi ha colpito poco prima delle riprese del film! Però i Backup di Andrea Fallacara e Paolo Fois hanno fatto un ottimo lavoro anche senza di me! Si la musica è una passione fortissima tanto che il mio primo film è stato un film sul rock e sul metal (Extreme Jukebox). I camei mi diverto molto a farli, questo l’ho girato l’ultimo giorno di riprese poche ore prima di andare a cena con la troupe ed ubriacarci tutti per festeggiare la fine film. E’ un bellissimo ricordo.
TF:Dove verrà distribuito il film?
AB:Il film uscirà ad Halloween il 31 Ottobre in molte sale Italiane, distribuito da Movieday, che per la prima volta ha investito in un film horror e gliene siamo davvero grati, visto che questi ragazzi propongono un’idea di distribuzione cinematografica innovativa. Per chi acquista i biglietti su www.movieday.it con largo anticipo, ci saranno un sacco di chicche che renderanno i singoli eventi davvero speciali, come gli appuntamenti al buio MOVIEDATING, l’effetto analogico di odori chiamato BOGOVISION e la proiezione di un documentario sul film. Insomma ci siamo sbattuti per farvi divertire, quindi correte tutti in sala!
TF:Progetti futuri ?
AB:Sto già lavorando ad un documentario sul sesso con Lucio Basadonne, intitolato MAKING OF LOVE, poi sto scrivendo un thriller erotico con la giovane sceneggiatrice Rosalba Vangelista, di cui produrrò anche un corto dal titolo “ROMEO” tratto da un suo testo teatrale, per la regia di Nicolò Magno. Infine sto scrivendo un nuovo horror con Andrea Lionetti, amico e sceneggiatore di Extreme Jukebox. Poi sono arrivate altre offerte che sto valutando, insomma, carne al fuoco per adesso ne ho…