When Evil Lurks: recensione
- Cinema Cinema Horror News
- 5 Gennaio 2025
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Nazione
Argentina
Anno
2023
Regia
Demián Rugna
Sceneggiatura
Demián Rugna
Produzione
Shudder, Aramos Cine, Machaco Films
Cast
Luis Ziembrowski
In un piccolo borgo rurale argentino, due fratelli, Pedro e Jaime Ya The Zullos, sentono degli spari provenire da lontano. Si avventurano nel bosco attiguo alla loro abitazione alla ricerca della fonte sonora e scoprono il cadavere squartato a metà di un uomo. Essi capiscono subito che si tratta di un “bonificatore” una sorta di esorcista incaricato di eliminare il male che si è ormai diffuso nel borgo e nelle comunità vicine. Del resto l’esistenza dei demoni e della possessione è stata riconosciuta e la religione ha cessato di esistere, proprio per questo sono stati istituiti protocolli per eliminare il male, che come un virus letale sta colpendo gli abitanti. I due indagano sul caso e scoprono che l’indemoniato è un loro vicino di casa, Uriel. Inizialmente allertano la polizia, che sminuisce l’accaduto, e quando entra in scena Armando Ruiz, il più potente proprietario terriero della zona, che spinge i due a caricare Uriel su un furgone per portarlo fuori dai confini cittadini, le cose si complicano in modo irrimediabile.
Ormai bisogna ammetterlo, anche con un certo entusiasmo: il cinema horror sta attraversando un momento di rinascita da un pò di anni a questa parte, grazie a pellicole che vengono prodotte in paesi che prima non venivano neanche considerati nel panorama cinematografico che conta. E non sto parlando solo dei paesi dell’estremo oriente come la Corea del sud (Parasite, I Saw the Devil) in primis, ma anche di Turchia (Baskin), Danimarca (Spreak No Evil) e, come nel caso specifico, l’Argentina. Diretto dal promettente Demián Rugna, When Evil Lurks, è un film che colpisce basso, che ti fa male; una pellicola che mette lo spettatore a disagio, e non solo per le scene crude presenti nel film (una bambina azzannata in pieno viso da un grosso cane, una donna incinta che si auto “accetta” il volto con una scure e potrei continuare…) ma anche per l’atmosfera generale che si respira nelle lande desolate e malsane delle periferie argentine in cui si svolgono gli eventi. A rendere tutto ancora più ammorbante le vicende dei singoli protagonisti, uomini e donne sconfitti dalla vita, che non riescono a rialzare la testa e che quando devono fare delle scelte sbagliano irrimediabilmente, soprattutto quando ignorano le sette fatidiche regole che devono essere rispettate per evitare che il male si propaghi a macchia d’olio: 1) Non utilizzare luci elettriche; le ombre che proiettano li attirano. 2) Stai lontano dagli animali sono i primi ad impazzire 3) Non fare del male poiché non serve a nulla 4) Non prendere nulla che si trovi nello loro vicinanze attirerai la loro attenzione 5) Non pronunciare mai il nome del diavolo; li porterà da te 6) Non usare mai una pistola; morirai tu stesso. 7) Non temere la morte.
Il punto focale del film gira intorno alla presenza del maligno e il regista vuole dirci che non si scherza con la religione e con le credenze popolari, perché il male si annida tra gli uomini da sempre e in modo naturale, ed è sempre a un passo dal manifestarsi, come accade in tutte le scene più forti del film. I due fratelli non sembrano dare il giusto peso a quello che accade, e ogni scelta intrapresa è fatta in modo istintuale, senza riflettere troppo sulle conseguenze, fino al tragico finale. La fotografia del film è livida, e rappresenta graficamente una cornice perfetta per la vicenda che vediamo svolgersi sullo schermo, le musiche sono ottime e gli effetti speciali old school non deludono, come non deludono gli attori, veramente molto bravi. Tutto ciò fa di When Evil Lurks uno dei film più belli degli ultimi anni, e il regista, Demián Rugna, un nome da tenere d’occhio.
©Sergio Di Girolamo