In the market: recensione
- Cinema Cinema Horror News
- 20 Marzo 2024
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Nazione
Italia
Anno
2009
Regia
Lorenzo Lombardi
Sceneggiatura
Lorenzo Lombardi, Marco Martini, Eleonora Stagi, N. Santi Amantini
Produzione
Lorenzo Lombardi, Marco Martini, Elisa Sensi
Cast
Ottaviano Blitch, Rossella Caiani, Gloria Cocco, Marco Martini, Elisa Sensi
Tre amici sono in viaggio per recarsi a un concerto, quando sono rapinati. Essendo troppo lontani perché tornino a casa, decidono di passare la notte in un supermercato. Pessima idea poiché il macellaio è un folle assassino che serve ai suoi clienti carne umana. Chi si salverà?
Permettetemi una premessa: se per caso qualcuno se lo domandasse, no, il regista non è mio parente sebbene abbia il mio stesso cognome. Quindi la mia si può definire una “recensione obiettiva”.
La pellicola, sebbene faccia parte del circuito underground italiano, è riuscita ad arrivare sul grande schermo (e non solo quello) dei festival di genere. Io, infatti, ho avuto la fortuna (vedere un film di genere datato post 2000 al cinema è sempre una fortuna, a prescindere dalla qualità del film) di poter vedere la pellicola nella multisala accanto a dove lavoro e, fatto ancora più sorprendente, durante la sua prima (che sfortunatamente mi sono perso) erano presenti il regista con alcuni attori.
Il regista è un fans di Quentin Tarantino e lo omaggia in tutti i modi possibili (addirittura uno dei personaggi del film guarda A prova di morte in Tv), ma non è il solo a essere omaggiato. Il film si divide in due parti: una in cui i tre amici (un ragazzo e due ragazze) non fanno che parlare, parlare, parlare e non succede mai niente. E a ogni parola la noia aumenta: sono arrivato a guardare l’orologio ogni minuto perché non ne potevo più di sentire questi blaterare. Poi dopo che si fermano a fare benzina, finalmente, qualcosa accade. Il film ingrana ed è tutto un crescendo, facendomi persino dimenticare il noioso primo tempo. Prima la rapina ai nostri eroi, girata veramente in modo credibile, poi un ultimo sguardo ai rapinatori che non li vedremo più per tutto il resto del film (mossa azzeccata: avrei scommesso che sarebbero riapparsi al supermercato per farsi trucidare e invece). Quindi a uno dei personaggi viene l’idea di fermarsi in un supermercato, essendo rimasti senza soldi e non sapendo dove passare la notte. E qui dopo pochi minuti inizia la mattanza, con gli ottimi effetti speciali di Sergio Stivaletti (c’è poco da dire quando c’è lui o Giannetto De Rossi agli effetti speciali). Il finale però è un po’ scontato (almeno per chi ha visto un film in particolare, di cui credo questo sia una citazione) ma comunque non banale e tutto sommato anche credibile. Dopo aver letto questa recensione, avrete comunque capito che la storia del film non è niente di originale, ma in un film horror a volte l’importante non è cosa “ si racconta” ma come; e questo film “è raccontato” bene (almeno nel secondo tempo).
In definitiva faccio i complementi a questo promettente regista e spero che presto possa terrorizzarmi con altri suoi film, ma ti prego la prossima volta fai un prologo più corto.
Ps. Non volevo fare uno spoiler (ma se lo vuoi sapere continua a leggere)
Il finale è simile a quello di The Descent
© Daniele Lombardi