The loved ones: Recensione

Brent è un ragazzo introverso da quando suo padre è morto in un incidente stradale mentre lui era al volante dell’auto. L’unica certezza e fonte di felicità è la sua ragazza, Holly, con la quale ha in programma di andare al ballo di fine anno. Ma il giorno prima Brent viene avvicinato da una sua compagna di classe, Lola Stone, che gli chiederà di andare al ballo con lei. Brent rifiuta gentilmente la richiesta non consapevole purtroppo di aver firmato la sua condanna.

L’adolescenza è un delicato periodo di passaggio nella vita dell’individuo umano perchè subentrano novità rappresentati da cambiamenti psicofisici e tempeste ormonali che incidono sulla sfera sessuale. I rapporti tra gli adolescenti si possono immaginare come connessi da corde sottili che possono facilmente spezzarsi, perchè ogni sentimento è vissuto in modo viscerale e qualunque cosa può intaccare le fragili sicurezze alle quali un giovane si attacca, con esiti disastrosi come per esempio capita in questo film dopo un rifiuto amoroso, e così depressione, ansia, stati d’animo altalenanti, sono solo alcuni degli aspetti negativi che vengono scatenati. Certo le difficoltà si possono superare, magari grazie all’aiuto di veri amici e ovviamente dei genitori. Ma se per la giovane Lola Stone  i primi sono praticamente assenti e i secondi si adoperano  in tutti i modi per accontentare la loro creatura assecondandola nei suoi deliri fino a farle da spalla omicida, certo le cose non possono che andare a scatafascio. Il “prescelto” da Lola si chiama Brent e viene rapito dal padre di lei (che poi scopriremo avere delle tendenze sessuali incestuose verso la figlia) mentre il ragazzo è col suo cane a smaltire i fumi di un altro momento di depressione. Dopo averlo drogato i due lo preparano per una loro personale versione del ballo studentesco (al quale Brent si era rifiutato di partecipare). Da quel momento il film prende delle derive allucinate dove pazzia e violenza estrema si intersecano alla perfezione. Il sangue scorre a fiumi e le torture che subisce il povero ragazzo sono davvero insostenibili. L’abilità del regista è innegabile perchè riesce a creare una situazione forte, che anche se vista e rivista in una miriade di torture porn, qui riesce a dare un tocco tutto personale alle inquadrature  guidando i due attori/torturatori a una prova recitativa veramente eccezionale, direi sopra le righe. Ciò giova anche al ritmo della storia in cui si susseguono colpi di scena studiati meticolosamente. Bisogna dire che dall’Australia da un pò di anni arrivano prodotti notevoli specialmente dal cinema indie ben fatto e con idee (ma anche da block buster di successo (Wolf Creek insegna) . The Loved Ones  è quindi un altro tassello che va ad aggiungersi a questa filmografia veramente interessante.

©Sergio Di Girolamo